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Vetrina umoristica dei suonatori componenti il gruppo aperto CM
Luca detto "Drolo", non solo per la sua militanza nel gruppo dell'Estorio Drolo, è un uomo con il cuore di bambino. Come tutti i C.M. è praticamente pazzo, la sua vita è costellata di repentini e alquanto singolari cambiamenti di 1) morosa, con la preoccupante tendenza a trovarne sempre più giovani (per continuare la tendenza, la prossima dovrà cercarla all'uscita dall'asilo); 2) look, lo ricordiamo nell'ordine: metallaro, punk, alternativo cappellone, figlio dei fiori, manager in carriera, ragazzo per bene della porta accanto (quando viene presentato alla suocera di turno), sportivo professionista, pensionato 3) gusti musicali (che spesso, ma non necessariamente, seguono i cambiamenti di look e relativa filosofia di vita). Barba e capelli cambiano costantemente forma, lunghezza e colore (indimenticabile il fantastico arancione fosforescente del 1999): un vero trasformista degno dei migliori agenti segreti della guerra fredda se non fosse che si nota da 2 Km di distanza per i vestiti ricercati. Vive da sempre da solo, a cinque metri dalla casa dei suoi (volete mettere la comodità?) e nella sua casa potete trovare qualsiasi cosa superflua che possa venirvi in mente: calciobalilla; palestra attrezzata, ogni marchingegno che lo sviluppo della moderna tecnologia abbia partorito negli ultimi 15 anni, ricordi di viaggi che nemmeno Marco Polo, ogni attrezzatura atta alla pratica di tutti gli sport conosciuti (senza per altro averne mai praticato uno per più di 3 volte di seguito), giochi, giochini e passatempi, libri e giornalini di ogni genere. Possiede una sorella dalla bellezza stupefacente che, da buon conoscitore degli altri C.M., ha portato solo una volta ad un concerto e le ha subito intimato di tornare a casa vedendo gli sguardi assatanati di Nanni e Juspot. Ha la tendenza ad ammalarsi facilmente (come gli scolari prima di un compito in classe) e passare periodi di grande spossatezza fisico-mentale, durante i quali tende ad isolarsi dal mondo, alternati a momenti di intensa attività corporale, intellettuale e motoria. Possiede e suona (qualcosa molto bene, qualcos'altro meno) i seguenti strumenti: cornamusa, flauto traverso, altri flauti, clarinetto, semitoun, chitarra, chitarra elettrica, basso, contrabbasso, troea, violino ed ha la tendenza ad aggiungerne circa uno all'anno, tanto per non perdere la propria voglia di conoscere cose nuove. Memorabile un concerto a Piasco in cui, pienissimo (come il resto del gruppo) aveva voluto a tutti i costi suonare il clarinetto con esiti quantomeno sconcertanti (dopo l'ha venduto a Nanni). A sua discolpa il fatto che, nello stesso concerto abbia effettuato altre performance di rilievo tipo ballare a piedi nudi in piazza, cadere dalla sedia con morosa (di turno) al seguito e polenta alla mano, cantare di un certo partigiano che conosceva lui "col manico rotondo"... E' anche stato (senza capirne assolutamente niente) il consulente di Juspot per l'acquisto del suo primissimo semitoun. Ma la sua vera arte è quella di vestirsi con gli abbinamenti più improbabili di colori, forme e stili e, purtroppo, è capace di contagiare con i propri gusti le povere morose di turno. Nato nel 1970, si trova particolarmente bene con i ragazzini (e le ragazzine…) di 16-17 anni, di cui condivide gli slanci e le passioni passeggere, le aspirazioni ad un mondo migliore ed i travagli dell'adolescenza. D'altronde, a parte qualche raro capello bianco, per lui il tempo sembra non trascorrere mai: chi lo conosceva 15 anni fa sostiene che sia praticamente sempre uguale, anzi, persino un po' ringiovanito. Ha un'innata allergia al montaggio e smontaggio degli impianti di amplificazione ma è indispensabile, durante prove e registrazioni, per la sua capacità ed esperienza in campo musicale e, soprattutto, perché possiede qualsiasi attrezzo elettrico ed elettronico e ne conosce a fondo il funzionamento. Da tempo il resto del gruppo ha smesso di aspettare le sue risposte alle e mail interne di organizzazione per feste e concerti: quando capita che risponda tutti gli telefonano per chiedergli se sta male (ma questa malattia dev'essere contagiosa…), le sue rare mail sono firmate con un timbro con scritto "rimani 100% anonimo… - Luca Drolo". Insomma, proprio per le sue contraddizioni, per il suo essere comunque sempre alternativo a tutto ed a se stesso, Luca Drolo è un vero C.M., e senza di lui non sapremmo proprio come fare (dove butteremmo infatti le bottiglie vuote se non ci fosse il suo bidone-contrabbasso?!?). |
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© 2002 Charé Moulâ |